Le parole del Capitano alla vigilia della ripresa del Campionato

Il Capitano biancazzurro Tom Syku, alla vigilia della sfida con il Tivoli esprime le sue considerazioni sulla seconda parte di stagione. Il racconto parte della sua esperienza da “spettatore” delle ultime sfide causata dall’infortunio muscolare che lo ha tenuto fuori dal campo: “Quella con il Tivoli sarà una gara molto fisica. Anche se sono rimasto fuori dal campo ho presenziato a tutti gli allenamenti della squadra e ho potuto vedere che il mercato ed i nuovi arrivi nel gruppo sono di alto livello, mi sento abbastanza speranzoso. Vorrei che in questa parte di stagione gli episodi ci girassero più a favore e che i risultati parlassero per noi. E’ proprio un desiderio personale. I miei compagni sono attenti e seguono le direttive del Mister con serietà. La pausa natalizia ci è servita per conoscerci meglio ed innescare più sintonia ma anche per ricaricare le pile. Il Tivoli è un avversario che proverà a metterci spalle al muro con discreta aggressività, in più si sono rinforzati, ma la nostra idea è quella di voler decidere il gioco e le modalità di approccio fin dall’inizio.

Non siamo inferiori a nessuno, non vedo qualità particolari che ci obblighino a partire scoraggiati, anzi, bisogna tenere alto il morale per non cadere in ulteriore instabilità. Si vedrà, da adesso in poi, un Campionato diverso perché tutte le squadre del girone sono alla ricerca di punti e si può perdere e vincere contro chiunque. Penso che i nuovi innesti facciano la differenza e ci possano portare ad un capovolgimento del cammino. Ho la consapevolezza estrema del valore dei miei compagni. La mia fascia pesa, non pensavo sarei stato scelto e ciò, ad oggi, mi impone responsabilità. Sono vicino al gruppo non solo calcisticamente. Spero di tornare in campo a breve per riuscire a dare il mio contributo direttamente. Confesso -conclude- che vivo l’andamento della squadra come una questione personale. Sono realista, quindi non so quando succederà, ma so che la situazione si ribalterà perché questa è una bella realtà”.

di Mary Mulazzani